Maier Lipe Katz e la sua famiglia
Nossa ora Ponte Nossa
Scheda di famiglia e percorso di internamento:
Maier Lipe Katz (IG), nato a Biresa (PL) il 7 gennaio 1898, con la moglie Chana Grunwald (IG), nata a Zborow (PL) il 26 aprile 1898, e la figlia Henriette (IG), nata a Volklingen (D) il 14 giugno 1927; giunti in Italia a Milano nel 1937, furono internati a Ferramonti nel luglio 1940. Giunsero a Bergamo il 15 ottobre 1941 e furono confinati a Nossa, dove erano presenti all’ottobre 1943.
(Capitoli di riferimento: Gli “internati liberi” in provincia di Bergamo / Fuggiaschi e clandestini)
I Katz a Nossa avevano affittato una stanza nella casa dei coniugi Luigi Brugnoli e della moglie Ombrellina Cavalca, una coppia di Parma senza figli. I Brugnoli avevano la fama di essere generosi ed erano chiamati da tutti in paese «Zio» e «Zia», la famiglia Katz rimase sotto il loro tetto per due anni diventandone amica[1].
Quando anche la provincia di Bergamo fu occupata dai tedeschi Luigi Brugnoli si rese subito conto che i suoi affittuari e ormai amici erano in pericolo, così ne organizzò la fuga. Dapprima furono accompagnati e nascosti presso la casa di un amico dei Brugnoli, il signor Bernasconi, nei pressi di Bellano, dove due volte alla settimana, pedalando in bicicletta per sei ore, li raggiungeva Luigi portando del cibo. Dopo sei settimane, riuscì ad organizzare per loro il passaggio in Svizzera[2]:
II 13 dicembre del 1943 la famiglia Katz accompagnata da Luigi, che portava una piccola valigia contenente i loro averi, sali sul treno per Tirano. Meir Katz era vestito da idraulico con i suoi attrezzi, la moglie Chana come se stesse tornando dal mercato e Henrietta da scolara, coi libri sulle spalle. In treno viaggiarono nello stesso scompartimento, ma seduti separatamente.” A Tirano, i Katz seguirono Luigi dando a tutti l’impressione di conoscere il posto. Luigi sistemò la famiglia per una notte presso l’abitazione di un amico e il giorno dopo contattò delle guide per condurla in Svizzera. Poiché i Katz non avevano più denaro, egli pagò tutte le spese. Quando stava per separarsi da loro, cambiò idea e decise di accompagnarli. La marcia notturna durò dodici ore finché attraversarono il confine svizzero; Brugnoli e le guide tornarono indietro solo quando furono certi che la famiglia fosse ormai al sicuro.
Nel maggio del 1945, la famiglia Katz tornò in Italia, i legami tra le famiglie rimasero stretti. I genitori di Henriette e i Brugnoli morirono nel 1968. L’11 aprile 2000, Luigi Brugnoli e la moglie Ombrellina Cavalca sono stati riconosciuti Giusti tra le Nazioni[3].
[1] Cfr. Israel Gutman e Bracha Rivlin, a cura di, edizione italiana di Liliana Picciotto, I Giusti d’Italia, i non ebrei che salvarono gli ebrei 1943-1945, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano, 2006, pp. 67-68. Di seguito gli autori saranno indicati con: Israel Gutman, Bracha Rivlin, Liliana Picciotto.
[2] Cfr. Israel Gutman, Bracha Rivlin, Liliana Picciotto, I giusti d’Italia, op. cit., p. 68.
[3] Cfr. Israel Gutman, Bracha Rivlin, Liliana Picciotto, I giusti d’Italia, op. cit., p. 68.