Il 4 novembre 1943, l’intitolazione della piazza a Vittorio Emanuele III (1936) è modificata e viene dedicata a Ettore Muti.
Muti, militare e politico italiano, nel 1919 si unisce ai legionari di Fiume ed è convintamente fascista fin dagli esordi del movimento, quando prende parte alle squadre d’azione. Durante la guerra d’Etiopia è pilota agli ordini di Galeazzo Ciano e lì comincia la sua ascesa nella gerarchia fascista. Nel 1939 arriva a ricoprire la carica di segretario generale del Partito nazionale fascista (Pnf), carica da cui è destituito per corruzione e incompetenza.
Dopo la destituzione di Mussolini, Badoglio a capo del governo ne decreta l’arresto e il 24 agosto 1943, Muti rimane ucciso in una sparatoria con i carabinieri venuti ad arrestarlo.
Nel periodo della Repubblica sociale italiana la sua figura diviene oggetto di celebrazione, come testimonia anche la titolazione della piazza che va a cancellare il nome del re considerato traditore e sottolinea la svolta antimonarchica del fascismo ricostituitosi.