La scelta di Battaggion, Quilici e Carrara ci induce a fare un approfondimento su Genoveffa Paganoni, la donna bergamasca più anziana ad essere riconosciuta dal Corpo Volontari della Libertà per le sue azioni a favore della Resistenza.
Genoveffa era nata a Savona il 18 maggio 1881, quando la sua famiglia originaria di Oltre il Colle vi si era trasferita per seguire il padre che lì aveva trovato lavoro. Conosciuto Pietro Maurizio durante i soggiorni estivi della famiglia ad Oltre il Colle, Genoveffa si sposa all’inizio del Novecento ed ha molti figli: tre femmine e quattro maschi. Il regime fascista le conferisce il diploma di medaglia d’onore come “madre di famiglia numerosa”. La guerra fascista le porta lontano due figli, Pietro e Natale.
Nei venti mesi della lotta partigiana, in un paese in cui Bonino ricorda esserci molte spie fasciste, Genoveffa insieme al marito fa della locanda una base sicura per la Resistenza, nelle quale militano tanto il figlio Virgilio che le figlie Adele e Maria.
Nel dopoguerra il Corpo Volontari della Libertà le conferisce il titolo di “Benemerito”.